Como: C’è un’isola in mezzo al lago!
C’è un’isola in mezzo al lago!
Oggi è una giornata piovosa, la nebbia copre gran parte dei monti che incorniciano il lago, ed essendo una giornata insolita ho deciso di recarmi sull’Isola Comacina: l’unica presente sul Lago di Como.
Perchè oggi che piove direte voi ?
Perchè con il sole l’ho già visitata in innumerevoli occasioni e oggi voglio viverla con la pioggia per provare un’emozione diversa. Dal mio ufficio l’Isola Comacina dista 4 km circa, pertanto giungo in brevissimo tempo in località Ossuccio, mi inoltro nella piccola strada che scende verso il lago e mi addentro nel centro storico.
Scorgo una piazzetta con un piccolo sagrato della Chiesa Romanica dedicata a S.Maria Maddalena. Non sempre la piccola chiesa è aperta, ma oggi sono fortunata: il grande portale è dischiuso e mi affaccio per dare un’occhiatina all’interno.
Di fronte un fabbricato antico interamente realizzato in pietra, ove è stato dedicato uno spazio espositivo denominato “Antiquarium”. Oggi l’Antiquarium funge da biglietto di ingresso all’Isola Comacina, offre l’esposizione di alcuni reperti archeologici riguardanti l’isola, con approfondimenti multimediali.
La pioggia insiste, le grandi lastre di pietra e i ciottoli sono intrisi di acqua, qua e là qualche pozzanghera che calpestata schizza gocce sui pantaloni, ma nulla di grave, l’importante è raggiungere l’Isola Comacina.
Arrivo al pontile dove solitamente c’è una imbarcazione dedita al trasporto dei passeggeri sull’isola, ma non vedo nessuno: scorgo all’orizzonte che ha appena lasciato l’isola, quindi mi tranquillizzo, questione di pochi minuti .
La barca giunge al pontiletto di attracco, scendono alcuni turisti che fradici di quella pioggia scrosciante si apprestano ad imboccare il vicolo per raggiungere la Strada Statale per il loro rientro.
Oggi siamo poche persone che vogliono attraversare il lago, a differenza delle giornate soleggiate!
La traversata dura 5 minuti, mi sono corredata di impermeabile e durante il tragitto osservo le gocce di pioggia che giungono a sfiorare le acque el lago: è come se bucassero l’acqua e sprofondassero nel suo fondale, formando cerchi concentrici. Uno strano effetto!
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Sbarco sull’Isola e percorrendo un sentiero in leggera salita giungo alla bianca chiesetta con il piccolo campanile, dedicata a S. Giovanni. Come al solito adesso mi addentro nell’isola da sola per non compromettere le vostre emozioni, vi dico solo di non soffermarvi uolo sulla chiesetta ma di dedicarci del tempo e visitare tutta l’Isola Comacina.
Troverete diversi reperti archeologici di costruzioni religiose: era una piccola città un tempo, ora le case sono andata distrutte ma la ricchezza dei reperti ripaga con la loro bellezza.
Non dimenticarti di recarti anche dall’altra sponda dell’isola ( quella di fronte a Lezzeno), lì ci sono le “Case degli Artisti” costruite in stile razionalista dall’Architetto tremezzino Pietro Lingeri.
Oggi l‘Isola è sotto la responsabilità dell’Accademia di Brera di Milano, incaricata dal governo italiano di tutelare l’interesse artistico e archeologico, oltre che la bellezza del paesaggio.
Anche oggi mi sono estasiata da tanta bellezza, come al solito non controllo mai l’orologio e la sera si è avvicinata, vi lascio con queste emozioni vissute in un pomeriggio di pioggia sull’Isola Comacina, vi raccomando state all’erta per il prossimo racconto!!!
Vi auguro una buona continuazione, se vi è piaciuto questo post commenta qui sotto e condividilo con i tuoi amici su FB ,Twitter con questo hastang #tiraccontoillagodicomo
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